Pubblicato Giovedì, 25/06/2020 - 08:30
La raccolta di funghi è libera nel territorio dell'Alta Valtellina ad eccezione delle aree ricadenti nel Parco Nazionale dello Stelvio e della Riserva Naturale del Paluaccio di Oga. La raccolta deve essere effettuata nel rispetto di quanto previsto dalla normativa regionale (D.g.r. 31 luglio 2015 n. X/3947 "Approvazione dei Provvedimenti attuativi previsti dagli artt. 97, 194 e 111 della l.r. 5 dicembre 2008, n. 31 in materia di raccolta funghi"):
a) la raccolta autorizzata è limitata ai soli corpi fruttiferi epigei ed è consentita dall'alba al tramonto in maniera esclusivamente manuale, senza l'impiego di alcun attrezzo, fatta salva l'asportazione dei corpi fruttiferi cespitosi quali le Armillaria spp per i quali è consentito il taglio del gambo;
b) il limite massimo di raccolta giornaliera per persona è di tre chilogrammi, salvo che tale limite sia superato per la raccolta di esemplari di Armillaria spp, genere per il quale non sono fissati limiti quantitativi;
c) è obbligatoria la pulitura sommaria sul luogo di raccolta dei funghi riconosciuti eduli; non sussiste obbligo di pulitura per gli esemplari da sottoporre al riconoscimento degli ispettorati micologici;
d) sono vietati:
1) la raccolta, l'asportazione e la movimentazione dello strato umifero e di terriccio;
2) la raccolta di funghi decomposti e di ovuli chiusi di Amanita cesarea;
3) l'uso di contenitori non aerati per il trasporto;
e) è obbligatorio l'uso di contenitori rigidi, idonei a favorire la dispersione delle spore durante il trasporto.
Non bisogna consumare funghi se non sono stati riconosciuti commestibili. Pertanto, chi non è più che sicuro sulla loro commestibilità può rivolgersi all’Ispettorato Micologico c/o ATS della Montagna - Distretto di Bormio - via Agoi 8 - prendendo un appunto chiamando al 0342 909250 o 0342 555126 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16. L’Ispettorato Micologico fornisce anche le informazioni sulle corrette modalità di consumo e/o conservazione dei funghi.
Per ulteriori utili informazioni si consiglia la lettura del manuale del ricercatore di funghi predisposta dalla Regione Lombardia.
Per quanto riguarda le zone ricadenti nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio, si rimanda alla pagina del sito istituzionale del Parco, come di seguito riassunte:
DISCIPLINA DELLA RACCOLTA DI SPECIE VEGETALI SPONTANEE NEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
Con decreto n. 467 del 2020 “Disciplina della raccolta di specie vegetali spontanee nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio – settore lombardo – stagione estiva 2020”, è stata approvata anche per questa stagione la regolamentazione della raccolta delle specie vegetali spontanee.
Tale decreto prevede la protezione della flora spontanea e il divieto di estirpazione, scavo, danneggiamento delle specie vegetali o parti di esse ovunque radicate.
È inoltre previsto il totale divieto di raccolta per tutte le specie di flora spontanea protette in modo rigoroso ai sensi della L.R. 31 marzo 2008 n. 10, e di un ulteriore elenco riportato nel decreto al punto 4.
Per tutte le specie restanti possono essere raccolti giornalmente fino a sei esemplari, rami fioriferi o fronde per ogni specie e per ciascun raccoglitore.
I nati o residenti nei Comuni del settore lombardo del Parco, in virtù degli usi civici, consuetudini e attività tradizionali delle collettività locali, all'interno del settore di Parco ricadente nella propria provincia di residenza possono:
- raccogliere un quantitativo massimo giornaliero di 2 kg di funghi epigei;
- raccogliere fiori di Achillea moschata e di timo fino a un quantitativo massimo giornaliero di 500 grammi;
- raccogliere mirtilli (neri e rossi) fino alla quantità massima giornaliera di 1 kg se la raccolta avviene individualmente e di 4 kg se la raccolta è operata da più di 5 raccoglitori congiuntamente.
- La raccolta delle specie suddette è consentita anche ai proprietari dei fondi, all’interno dei terreni di loro proprietà, rispettando le stesse modalità.
Nell’intero territorio della Val Zebrù è vietata la raccolta di qualsiasi tipo di specie vegetale.
All’interno del territorio della Riserva naturale statale “Tresero-Dosso del Vallon”, non è consentita la raccolta delle specie vegetali spontanee. Con l’esclusione della porzione di Riserva ricadente in Val Zebrù, anche in questo caso fanno eccezione, per i nativi o i residenti nei comuni del Parco e per i proprietari di fondi, la raccolta di Achillea moscata (fiore), di Timo (fiore), dei funghi epigei e di mirtillo nero e rosso con le modalità e le quantità indicate in precedenza.
Il pascolo e le pratiche agronomiche tradizionali sono consentiti purché non in contrasto con le normative vigenti.